Dopo mesi a casa per la pausa estiva, il ritorno a scuola per molti dei ragazzi è una festa.
Si rivedono i compagni, ci si possono raccontare le mille avventure dell’estate e si è curiosi anche di sapere quali sono le novità dell’anno scolastico, materie nuove comprese. Ma per tutti quei ragazzi e ragazze che sono ricoverati in ospedale questa è una fase della vita che diventa molto difficile. A questo si è dedicata Maria Novelli, l’insegnante alessandrina che da 30 anni grazie ad una convenzione tra l’Istituto comprensivo Bovio Cavour e l’ospedale Cesare Arrigo, porta la scuola direttamente all’infantile alessandrino.
“Per pazienti ricoverati è un momento non solo per rimanere in contatto con il programma scolastico – spiega l’insegnante – ma anche un’occasione per immergersi in attività che li aiutano a sentirsi meglio e a dimenticare la malattia, concentrandosi su aspetti più positivi della loro giornata.”
“Non è una fuga – aggiunge il dottor Alessandro Canepari, Direttore Medico di Presidio – ma una parte della giornata in cui, le cure sanitarie passano in secondo piano. La presenza di un’istituzione così importante come la scuola in un contesto come l’ospedale – ha precisato Canepari – non solo offre istruzione ma anche un senso di routine e connessione sociale, aiutando i piccoli pazienti a sentirsi meno isolati, aumentando l’autostima e promuovendo una prospettiva positiva sul futuro”.
In Italia, la legge che disciplina tale costrutto è la Legge 53 (07.03.03) nota come “Legge Quadro sull’istruzione e la formazione in materia di disturbi specifici di apprendimento “. Questa legge stabilisce il diritto all’istruzione e alla formazione per gli studenti con problemi di salute che ne impediscono la partecipazione alle quotidiane attività scolastiche. La scuola in ospedale si propone di garantire che i bambini ricoverati ricevano un’istruzione adeguata e continua, consentendo loro di proseguire il percorso educativo nonostante le sfide che affrontano dal punto di vista della salute. Questo tipo di programma offre un ambiente educativo familiare sicuro e stimolante. Inoltre può svolgere un ruolo cruciale nel processo di guarigione fornendo un’ancora di stabilità e un’opportunità di crescita intellettuale ed emotiva.