L’asma è una delle principali malattie croniche non trasmissibili, colpisce circa 300 milioni di bambini e adulti.
In letteratura il microbiota intestinale è stato indagato in relazione alle patologie allergiche.
Prima si chiamava solo “flora intestinale” ma il 2000 è stato l’anno in cui si è capito che quell’insieme di microrganismi dell’intestino, non appartenevano al regno vegetale. Fu uno scienziato americano ad adottare la terminologia microbiota intestinale. Negli anni abbiamo imparato a capire che gran parte della nostra buona salute, dipende da lui.
Il microbiota rappresenta l’insieme di tutti i singoli microrganismi – dai batteri, ai funghi, ai protozoi fino ai virus – che convivono con il nostro organismo senza danneggiarlo. Il microbiota non si trova solo nell’intestino ma è in questa parte del nostro corpo che si estende di più, circa il 70 %.
Secondo un nuovo studio, la valutazione delle alterazioni nel microbiota intestinale potrebbe essere un fattore predittivo allo sviluppo dell’asma bronchiale nei bambini.
E di questo si occupa lo studio di fattibilità in una popolazione pediatrica dell’alessandrino a cui partecipano molti medici dell’Ospedale infantile Cesare Arrigo. L’obiettivo è quello di valutare attraverso la raccolta dei tamponi, le alterazioni qualitative e quantitative del microbiota intestinale in un’età pre-scolare con diagnosi di asma bronchiale e che arrivano all’ambulatorio pediatrico dell’azienda ospedaliera di Alessandria. Studi, che vengono fatti in strutture di Sanità pubblica come quelle alessandrine, dove si ha a cuore il futuro anche dei più piccoli.