1000 giorni che valgono una vita

28/06/2024

1000 giorni che valgono una vita

Quanto sono importanti i primi 1000 giorni di vita di un bimbo?

La risposta è semplice ma non sempre scontata. Questi primi tre anni – dicono i medici – sono fondamentali per favorire la salute dei piccoli dalla nascita all’età adulta. È infatti nel periodo compreso tra il concepimento ed i due anni di età che si pongono le basi per un adeguato sviluppo fisico e psichico dei più piccoli. Se a prima vista questo potrebbe spaventare per l’enorme responsabilità che comporta, soprattutto per chi è al primo figlio, la notizia buona è che i genitori possono sempre contare sull’aiuto di medici ed operatori sanitari altamente qualificati e che li sapranno consigliare al meglio.

È attestato ormai da numerosi studi clinici che gli eventi di prevenzione, di protezione e cura realizzati con tempestività in questa primissima fase della vita, portano a risultati positivi a breve, medio e lungo termine. E non li portano solo al piccolo ed alla sua famiglia, ma anche alla comunità intera che trarrà beneficio non solo ad avere individui adulti sani e quindi in grado di svolgere tutte le proprie mansioni contribuendo al progresso di una comunità, ma anche avere adulti che proprio perché in salute dovranno ricorrere meno alle cure e quindi pesare di meno, in termini economici, sul sanità pubblica.

Linee guida del Ministero della Salute

Anche nelle linee guida del Ministero della Salute si legge che si può addivenire ad una migliore gestione della salute dei piccoli, con:

  • Il controllo e la riduzione di potenziali fattori di rischio per le malformazioni congenite
  • Un parto assistito correttamente
  • Gli screening neonatali per la diagnosi precoce di patologie
  • Le vaccinazioni
  • L’importanza della lettura al bambino fin dai primi mesi di vita
  • Un’adeguata stimolazione neurosensoriale con interventi precoci in caso di disturbi evidenziati agli screening

Si tratta di un insieme di azioni che è possibile adottare in questa finestra temporale, per tutelare e migliorare le condizioni di salute del bambino con effetti duraturi anche in età adulta. È in questi primi 1000 giorni che si costruiscono gli organi, in primo luogo il cervello e le sue funzioni. L’impegno, anche delle istituzioni, per promuovere l’importanza dei primi 1000 giorni di vita, rappresenta quindi una priorità di salute pubblica, anche in considerazione dei possibili esiti a medio e lungo termine.

In tal senso è stato predisposto per iniziativa del Ministero della Salute un documento tecnico con l’obiettivo di mettere a fuoco le principali azioni preventive, di provata efficacia, che possono essere adottate dai genitori e dai cargiver con l’aiuto degli operatori sanitari. Il documento trova la sua ragione d’essere, in primo luogo, nel fatto che la popolazione destinataria degli interventi di prevenzione si sta modificando in relazione all’età dei genitori e in particolare della gestante (in genere più elevata), alla presenza di concomitanti patologie, come obesità/diabete materno, o di una storia di patologia cronica o di neoplasia, alla molteplicità delle origini etniche e culturali, al cambiamento della struttura familiare e alle aumentate richieste della società, ai rapidi cambiamenti dei comportamenti riproduttivi e degli stili di vita dei genitori, dipendenti anche dalla situazione economica, occupazionale e dal pervasivo ruolo dei social media. Questo comporta una maggior complessità e richiede una maggiore specificità di approccio e di intervento.

Dunque buoni primi 1000 giorni di vita, ai bimbi ed alle loro famiglie, sapendo che medici e personale infermieristico anche degli ospedali infantili sono pronti.

Info su: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3120_allegato.pdf